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al testo di Annalisa Scialpi
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Son sola nel brusio dell'inconcludenza quando pezzi d'anima spaccano il fondo oscuro d'una abissale convivialità, vuota di solitudini, riempite come scatole di cartone, scricchiolanti di pensieri di plastica.
Son sola nelle finte allegrie spavalde o quando viene giorno, ma son sola nella notte dei ricordi e le ragnatele offuscano la vista.
Son sola quando chiudo l'infinito sulle dita in cambio di barili di pensieri, convenzioni - il trito e ritrito della parabola del buon gregge- o quando raccolgo briciole di sorrisi e mendico farfalle dagli sterili paesaggi dell'abitudine.
Lì, tra quelle chiazze di distanze, son sola, saccheggiata dall'Infinito che esplode, dalla mia corolla quando sono veramente sola. |
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